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Una sorta di naufragio, l’ultimo brando di Federico Sirianni

today4 Ottobre 2021

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Una sorta di naufragio è l’ultimo brano scritto all’interno del progetto “Maqroll”, un disco, un libro e uno spettacolo che, partendo dalle vicende dell’omonimo gabbiere di Alvaro Mutis, tocca una ad una fatiche e speranze dell’animo umano. E, arrivando alla conclusione, diventa la canzone che meglio di altre si inserisce, come un cuneo, a raccontare il periodo livido e contraddittorio che stiamo vivendo.

Legge, ascolta, prende in prestito parole

Per farlo Federico Sirianni fa ciò che gli viene meglio e che caratterizza tutta la sua produzione di autore: legge, ascolta, prende in prestito parole da chi ha percorso quelle strade prima di lui e come uno scultore le modella in nuove forme. Per questo motivo in “Una sorta di naufragio” entrano Borges ma anche Paul Klee e, per lo stesso motivo, all’orecchio del marinaio attento non sfuggirà che il naufragio non si può evitare, soltanto superare.

L’uscita del brano è accompagnata da un video. Un montaggio di immagini storiche gentilmente concesse dalla Cineteca dell’Archivio Storico della Fondazione Ansaldo di Genova.

“Maqroll” è il nuovo “concept album” di Federico Sirianni, con il mare come rumore di fondo, ispirato alle avventure dell’omonimo e celebre gabbiere, raccontate nei romanzi dello scrittore colombiano Alvaro Mutis.

“Maqroll” non è solo un disco di canzoni

L’album, infatti, è contenuto in un libro (ed. NotaMusic) che raccoglie un’antologia di scrittori, poeti, illustratori e fotografi (da Enrico Remmert a Remo Rapino, da Anna Lamberti-Bocconi a Bruno Morchio, da Vincenzo Costantino Cinaski a Guido Catalano, da Roberto Mercadini a Martha Canfield, traduttrice e amica di Alvaro Mutis) i quali, ognuno nella propria forma espressiva, hanno contribuito a questo racconto di viaggio, definito “La ballata dell’incollocabilità”.

A distanza di cinque anni da “Il Santo”, album che ha riscosso un ottimo riscontro di pubblico, critica e vendite e che ha ricevuto la Menzione Speciale del Club Tenco per la manifestazione “Musica contro le mafie”, Federico Sirianni, pluripremiato cantautore genovese, adottato in età adulta da Torino, pubblica il suo nuovo progetto discografico che vede la produzione artistica di Raffaele Rebaudengo, violista e compositore degli GnuQuartet e del produttore elettronico FiloQ, grazie a cui i mondi sonori e la grammatica musicale si allontanano dalla forma canzone sposando linguaggi sperimentali e cinematografici.

In ultimo, “Maqroll,  gabbiere” è uno spettacolo di narrazione e canzoni diretto da Sergio Maifredi e prodotto da Teatro Pubblico Ligure, di cui è protagonista Federico Sirianni con Raffaele Rebaudengo e Filippo “FiloQ” Quaglia. Il gabbiere è al timone di un vecchio cargo mercantile (il cosiddetto “tramp steamer”) per raccontare la condizione esistenziale dell’uomo, vista come un lungo viaggio per mare; un viaggio in cui i grandi personaggi della letteratura marina (il capitano Achab di Melville, il pescatore Santiago di Hemingway, gli ammutinati del Bounty, l’albatro ucciso dal vecchio marinaio di Coleridge) s’incrociano sulle rotte più pericolose, tra tempesta e bonaccia, tra venti avversi e mostri marini.

Label: NotaMusic

Casa Editrice: Stellare

DICONO DI “MAQROLL”

«Questo Maqroll di Sirianni è infatti l’uomo tout court. Tutti gli uomini. Anche quelli che non sanno di essere naviganti che non sanno di essere gabbieri. Perché se è vero che ogni varo di una nave prelude ad un naufragio (termine forte di tutto il disco), anche ogni vita – come saggiamente ricorda Jodorowsky… sì, anche lui è presente in questo album con il riferimento agli Arcani Maggiori dei Tarocchi – è il preludio alla morte» L’isola che non c’era

«Il nuovo disco di Federico Sirianni, che campeggia in un’antologia di scrittori e tra le pieghie di uno spettacolo di narrazione diretto da Sergio Maifredi e prodotto da Teatro Pubblico Ligure, che sa celebrare la parola, la letteratura con richiami a un indissolubile Faber mai morto» Raro

«Suono pregiato dentro liriche pregiate e ci piace davvero molto questo matrimonio mai troppo prevedibile a priori tra il classico e il moderno, tra quei bordi ricamati a mano e quelle tinte volute dalle macchine programmabili. C’è davvero tanto dentro il nuovo disco di Federico Sirianni» Cherry press

«Prende a schiaffi, poi accarezza le piaghe e le ferite il nuovo disco di Sirianni. In questo tempo assurdo un disco come Maqroll è il vero tassello mancante in un mare in tempesta dove tutti cinguettano la soluzione e i suoi complotti e dove gli stessi tutti si contraddicono con stile e paracaduti filosofici» Loudd

 

Scritto da: WebLive TV

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